Sorprende un po’ (ri)trovare dietro alla macchina da presa il canadese Roger Spottiswoode, che ha firmato film come Sotto Tiro, Turner e il casinaro, Air America e il James Bond movie con Pierce Brosnan Il domani non muore mai. Grazie al suo solido mestiere il regista confeziona un prodotto onesto e godibile - anche se forse più adatto a una visione televisiva natalizia - evitando la trappola di un'eccessiva edulcorazione, tipica del family movie all'americana. Non è la solita Londra da cartolina quella che vediamo sullo schermo, anche se la forza della storia viene un po’ stemperata dalla necessità di renderla più interessante, dando a James un interesse amoroso, un amico che va in overdose e un conflitto con la famiglia paterna, nel libro nemmeno accennati, per quanto plausibili.
Luke Treadaway è perfetto nel ruolo del bravo ragazzo sfortunato e lo seguiamo con partecipazione nelle sue peripezie per strada, dove incontra violenza e intolleranza ma anche persone generose e sensibili, in quello che diventa – come nel libro – un inno alla vita e alla possibilità dei miracoli. E c’è un bonus: Bob appare in tutta la sua divina bellezza nel ruolo di se stesso (è lui il gatto che sta sulla spalla di James), coadiuvato, come si conviene a una vera star, da altri cinque felini.
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