Discendente dalla comunità Sami da parte paterna, la regista svedese Amanda Kernell racconta la storia di un razzismo poco conosciuto e raramente rappresentato al cinema, se non in rari film come The Cuckoo (2002) del regista russo Alexander Rogozhkin.
Eppure gli indigeni del nord della Norvegia, Svezia ed altri Paesi Scandinavi sono a lungo stati vittima di intolleranza etnica e di una sistematica soppressione culturale. Sami Blood dunque, è un'intensa storia di discriminazione e di riscatto interamente raccontato in un lungo flashback dalla protagonista che, ormai anziana, ritorna nella sua terra per il funerale della sorella e si abbandona ai ricordi. Nel tempo sospeso della memoria si svolge il racconto che dal rimosso dell'inconscio riemerge su delle note dolci amare in una persistente visione.
Da piccole, Elle Marja e Njenna, interpretate da due vere sorelle, Lene Cecilia e Mia Erika Sparrok, vengono mandate dal loro villaggio alla scuola per Sami dove sono costrette a parlare solo svedese, a sottoporre il loro corpo a umilianti esami medici che certifichino la razza, a ricevere continui insulti da parte dei vicini svedesi. Ma Elle Marja non intende più essere "un animale da circo" e vuole continuare a studiare, noncurante del pregiudizio secondo cui i Sami non abbiano le stesse capacità intellettive degli altri. Dimesso il vestito tradizionale, la ragazza così fugge a Uppsala, dove chiede ospitalità a un ragazzo appena conosciuto e si iscrive a una scuola svedese.
www.mymovies.it